PER VIAM
"impressions"


_________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________




ROCK UNDERGROUNT Team (redazione)
ANTONIUS REX - "Per Viam" (2009 album)
2009 - impressions (TRANSLATE)

Antonius Rex è qualcuno nell’istituzione del rock e con i suoi problemi ecco il loro nuovo album in studio, il suo ritorno dopo una pausa di 3 anni (album "Switch on Dark"). Si tratta di un caso misto però. Rex non scrive composizioni in quanto tali, i loro sforzi sono meglio descritti come "esplorazioni dello spirito". L’organo è uno strumento importante come la chitarra, i sintetizzatori e le tastiere che sono da approfondire o che temono di essere esplorate. Parole distorte, pronunciate da Rex sono aggiunte in varie occasioni, così come protagoniste femminili e vocals, quest'ultimi spesso con un effetto coro. Si aggiungono fino all'ultimo elementi misteriosi e molto spesso suoni intrecciati. I loro sforzi sono migliori quando grandi dosi di materia e dramma sono utilizzati. L’apertura con Micro Demons, un collage in evoluzione di sound e spirito e la ripetizione ipnotica di ambienti metallici venati in Angels & Demons sono buoni esempi, teatro e splendida sinfonia di stordimento come risorse aggiuntive sulla loro vetrina, ed esprimono al meglio le loro competenze. I rimanenti brani e collage sonori sono particolari ma devono piacere ai suoi fans. Ti darò credito Rex per la tua capacità di creare stati ipnotici e stati d’animo e anche le tue creazioni meno fortunate passate meritano l’ascolto e poi sono il simbolo di un esperto creatore di musica. Una lotta impari, con materiale interessante per giustificare l’uscita (cd-vinile), soprattutto per coloro che sono affascinati dalla magia e occultismo, presumibilmente. Voto 10

 

__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________




JEAN-PIERRE SCHRICKE (giornalista)
ANTONIUS REX - "Per Viam" (2009 album)
2009 - impressions (TRANSLATE)

Ritorno al regno delle ombre con questo nuovo arrivo degli Antonius Rex sempre nella stessa direzione gotica, veramente orrendo, il pacchetto è stato messo qui, ecco una consegna tra le più solforose, opprimenti, drammatiche e tutto non è altro che sofferenza e timore. In ciò, il duo diabolico ANTONIO BARTOCCETTI/DORIS NORTON ha realizzato un colpo da maestro. L'ultimo album SWITCH ON DARK era uscito nel 2006 e ci aveva già dato un carico d'emozione forte, ma la sbarra orrenda è passata ad un grado ancora superiore. La composizione del gruppo non è cambiata, si trovano sempre i 2 grandi padroni di cerimonia, l'uno Antonio alla chitarra ed al canto, l'altra Doris alle tastiere, piano, responsabile del suono e della programmazione informatica. Rexanthony, figlio della coppia è sempre presente, tiene i sintetizzatori su 2 titoli; Florian Gorman tiene la batteria e Monika Tasnad (medium) garantisce qualche vocalizzo.. Non è fuori luogo ricordare che Antonius Rex è il seguito di Jacula, famoso gruppo dei primi anni settanta. La messa nera comincia con Micro Demons uno di quelli che vi gela il sangue al primo ascolto, queste grida di demoni che escono dagli schermi fanno pensare alla pellicola "Demons" (Michel Soari). Effetto garantito al 100% di adrenalina, raggiunge il suo scopo. Si oscilla in seguito tra parti metallo realizzate alla Gibson tritaturatrice, grandi combattimenti sanguinanti. Doris segue la trama con l'organo da chiesa, uno dei suoi strumenti preferiti presente su ogni album. Il titolo comporta tanto canto gregoriano e sintetizzatore sempre più nero, tanto che una voce d'oltre tomba sottolinea a giro di braccio la parola demoni. Se dopo questo primo titolo siete ancora in vita, siete scampati agli artigli melevoli, e malgrado il sudore umido che imperla dalla vostra fronte, allora siete pronti per il secondo colpo di campana a martello con il titolo Per Viam. L’ introduzione non è certamente la più piacevole ma permette comunque un leggero riposo, la trama si costruisce di secondo in secondo, le tastiere di Doris e di suo figlio fanno sfuggire dagli strati di sintetizzatore su questo magnifico titolo dal carattere molto scuro e maestoso, non una dilazione, si ha sempre l'impressione terrificante che si verrà afferrati da un'entità tra le più demoniache (Per Viam = Vampire); la chitarra di Bartoccetti aiuta a far montare la tensione, anche con l' aiuto d'un assolo seppur breve, ma che piomba. Sacro titolo. Woman of the King si apre in modo abbastanza inatteso. La musica, abbastanza pianante somiglia stranamente a Popul Vuh, con un qualcosa di medioevale nelle tastiere. Invece la Gibson è abbastanza pesante, il titolo è spesso intersecato con colpi frequenti di sciabola o di spada, questo pezzo è forse il meno rappresentativo degli Antonius Rex. Dopo uno sbattere violento di porta piuttosto ghiacciato, ecco Spectra. Qui c'è il piano che si trasforma in fabbrica di incubi, risate spettrali che vi gelano, peggiora con un susseguirsi di effetti speciali, tanto che Antonio rimette uno strato di Gibson con un suono da tagliare il coltello. Bisogna saper che gli Antonius Rex si recano frequentemente in Romania, paese dei vampiri e dei Carpazi; in effetti il gruppo vi possiede un piccolo studio in un convento. UFDEM è un altro titolo dei più simpatici e sinfonici ed evoca il gruppo svizzero LACRIMOSA. Tutto ci porta all’ ultimo titolo: A.REX PROPHECY con una introduzione di piano, che accompagna un lungo parlare in un registro funereo, il tutto dona un tono abbastanza drammatico. Ciò somiglia per un momento alle opere dei Black Sabbath. L’assolo di chitarra è così gigante come il suono che è tirato. Si ha realmente voglia di comprendere le parole per penetrare ancor di più in questa Profezia. Se la chitarra è pesante, le tastiere sono di una impressionante bellezza, le 2 cose insieme donano una sacra statura a tutto l'insieme mentre la batteria batte con più sete. Assistete qui ad una messa nera, di una oscurità indescrivibile fatta per i cuori dannati. Sapete che il concetto generale dell’album dimostra che forze invisibili sono in grado di penetrare ogni essere umano. Antonius Rex firma qui il suo capo d'opera, al vertice della sua arte. Molto raccomandata agli amanti di sensazioni forti. A presto, Doris e Antonio a meno che da qui voi non siate afferrati dalle vostre creature.




__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________




HECTOR GOMEZ (giornalista)
ANTONIUS REX - "Per Viam" (2009 album)
2009 - impressions (TRANSLATE)

Amo i film dell'orror. Ed i film dell' horror italiani sono il meglio. I miei anni adolescenti come disadattato della pellicola (che ancora sono…) appartengono a Dario Argento, a Mario Bava ed a Lucio Fulci (fra molti altri). Visitando Profondo Rosso, il negozio Argento e Luigi Cozzi a Roma, come ho passato in rassegna le relative mensole ho trovato un doppio CD (ed il compagno del libro) abbellito con un certo materiale illustrativo scuro di H.R. Giger, intitolato… E Tu Vivrai Nel Terrore (uno slogan dall'aldilà, diretto da Fulci). Poichè ho controllato le note, si è rivelato essere un brillante tributo a quei tre direttori imperiosi, con le canzoni ispirate sui loro film preoccupanti. Quello era il mio primo contatto con l'etichetta italiana Black Widow, che deve essere l'ibrido perfetto fra il Musea e le etichette 4AD, con un suggerimento col martello dell'orror. Ciò mi ha condotto a scoprire le dozzine di grandi artisti principalmente radicati su psych, su heavy prog (pesante) e sulle fasce italiane classiche a partire dagli anni 70 (essendo Goblin l'influenza principale per gli ovvi motivi), con una passione per i suoni d'annata, la produzione basso dark, gli oggetti terrificanti intorno a cui la loro musica avrebbe girato. Dalla prole della Black Widow, suggerirei vivamente i nomi come Piedi Nudi, Standarte, Abiogenesi, Ars NOva ePentagram, per chiamarne solo alcuni. Antonius Rex inoltre appartiene fiero a questa famiglia illustre. Chitarrista al piombo Antonio Bartoccetti, che inoltre fornisce vocals, gli Antonius Rex espongono tutti i loro poteri strani e lugubri sul loro nuovo lavoro Per Viam. Come è comune con la maggior parte dei lavori con l'etichetta Black Widow, i temi principali che funzionano attraverso l'album si riferiscono al soprannaturale, alla sensibilità per la morte e tristezza gotiche/romantiche. Quando ascoltate musica come questa, voi non potete aiutare ma prevedere i vecchi cimiteri nebbiosi, i castelli spettrali e l'oscurità che attracca. La buona cosa (per me) nelle bands come Antonius Rex è che, anche se girano intorno agli stessi temi a partire da quelli della morte come molte bands di black metal, il modo in cui riflettono le loro tendenze occulte in un contesto musicale è molto più efficace, senza il bisogno di aggressione sonora. Infatti, non c’è il ringhio, nessun vocals del mostro, nessuna bufera di vento, nessuna chitarra abbattuta da trovare in Per Viam, ma poichè il suono preme e le voci fantasmagoriche dei micro demoni invadono i vostri sensi, la musica ti porta in un viaggio da far rizzare i capelli e, anche se ha un leggero angolo moderno, ti porta dritto sulla massa nera medievale Ciò è resa non più evidente sulla traccia del titolo, completa con gli organi satanici ed i presagi antichi recitati nelle voci storte spettrali. Questa tendenza è perfezionata con la traccia di chiusura, la profezia di Antonius Rex di undici minuti (forse un p'ò troppo lunga) che gira intorno una parte dark ed è principalmente un pezzo parlato con alcuni passaggi strumentali. La traccia “inaspettata" qui è Woman of the King, non a causa del relativo tema (benchè questa sia una storia di amore immortale… con l'omicidio rituale), ma perché la musica è ispirata chiaramente a temi medioevali, con un determinato tocco tragico in tutto esso, che è un benvenuto cambiamento dopo tante invocazioni diaboliche e profezie apocalittiche. Per quanto riguarda le tracce restanti, Spectra (una canzone davvero terrificante),Angels and Demons e Ufdem, sono un p'ò troppo formulari, goth/psych standard. Comunque, funzionano bene per articolare le parti principali del CD. Abbastanza divertente, essendo Antonio Bartoccetti il leader ed il chitarrista, ho trovato i suoi (altrimenti buoni) assoli un pò fuori posto nel contesto dell'album, spesso rompendo l'atmosfera funerea e ciò potrebbe essere, strumentalmente parlando, l'errore principale di Per Viam. Comunque, la stella per me qui è Doris Norton, con il suo esercito di tastiere terrificanti e perfino i suoi occasionali vocals. Ciò è l'equivalente musicale di Poe's the Pit e The Pendulum e Bava's Black Sunday qualcosa da assaporare nella notte, nell'oscurità, per capire realmente il relativo messaggio. Alla fine, questo è uno dei pochi album che potrete ascoltare avendo un medium (Monika Tasnad) accreditato sui relativi sleevenotes!




__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________




LAURA C. (Lady L.) (pianista)
ANTONIUS REX - "Per Viam" (2009 album)
2009 - impressions

A 3 anni di distanza dal superlativo "Switch on Dark" tornano puntuali gli Antonius Rex, vere icone del puro e incontaminato mystic-dark fin dal lontano 1980 quando con quel capolavoro che portava il nome di "Preaeternatural" crearono naturalmente lo scompiglio fra gli allora neofiti fanatici dell'estremismo sonoro e letterario. Io li ho ascoltati per la prima volta nel 1991, avevo 12 anni... il praeternaturale... ne Dio ne uomo... poi ho continuato ad ascoltarli fino a oggi. Questo nuovo "Per Viam" (l'anagramma è Vampire) cambia di molto le carte in tavola per quel che ultimamente era considerato il concept della band poichè le recenti produzioni erano il rituale magico e la potenza diabolica della sessualità trasfigurata (Magic Ritual), o il viaggio in un mondo soprannaturale e orrifico (Switch on Dark) nella parte più oscura della mente. Invece "Per Viam" è un disco cerebrale e ragionato: la batteria vomita la trance, i ritmi incalzano, le chitarre lavorano e mordono molto di più e finalmente gli Antonius Rex concedono spazio anche alla dolcezza con "Woman of the King" in particolar modo negli ambienti acustici ricreati con svariati plug-ins. Tutte e due i musicisti si sono presentati all'appuntamento con il nuovo album preparati ed affiatati e di pari passo va la loro musica divisa fra esasperazioni viscerali e classici stilemi psichici... ogni episodio è stato creato con quella classe e preparazione caratteristiche di chi ha acquisito oramai un'esperienza incredibile e unica nel mondo musicale. Una band da adorare per l'assoluto rigore che li ha sempre contraddistinti, sempre contro i trends che vanno e vengono, un gruppo che viene dal passato, riuscendo come nessuno a ipotecare il futuro. Ripeto: ogni vero fan del dark prog più intransigente ha trovato e troverà anche ora pane per i propri denti... c'è in questo album tutto quello che ci si deve aspettare da 2 musicisti estremi mai inclini al compromesso e se a ciò aggiungiamo una produzione curatissima ed il loro marchio storico di qualità, state certi di trovarvi di fronte ad un prodotto di altissimo livello che adorerete per anni. Penso comunque che questo "Per Viam" potrebbe essere l'ultimo grande album perchè è ormai certo che Doris Norton se ne è andata, minando, suo malgrado oppure no, tutti i futuri lavori. L'intero Dark Magic dovuto alle sue tastiere, è da oggi in volontario esilio....... ma ho visto Bartoccetti sorridere anche di questo dicendo che tutto è scritto nel libro del Fato. In passato lui ha sempre avuto i collaboratori che ha voluto..... da Charles Tiring (organo liturgico) ai grandi jazzisti Marco Ratti ed Hugo Heredia, dagli americani Mike Lee e Terry Williams all'insuperato batterista italiano Tullio De Piscopo. Ha collaborato con Aphex Twin e con Enigma, è riuscito a portare in studio Sister Sledge e la vocalist dei Matia Bazar, ha creato con svariati pseudonimi successi con Radio DeeJay ma non solo.... ha prodotto per Universal, Sony, Wea, Virgin e per la giapponese Avex Trax. Ma adesso? Prima di dar vita ai nuovi album si deve guardare intorno per trovare una pianista.... magari è più vicina di quanto pensi.




__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________




JAMES RUSSEL (giornalista)
ANTONIUS REX - "Per Viam" (2009 album)
2009 - impressions (TRANSLATE)

Una leggenda ritorna nel 2009.
Incredibilmente la leggenda di Antonius Rex continua forte con un nuovo album 40 anni dopo la prima realizzazione di Jacula nel 1969. " Per Viam" è il nuovo album studio di Antonio Bartoccetti e Doris Norton che prende da dove nel 2006' lasciarono Swich on Dark. Nella squadra composta da marito/moglie entra a far parte questa volta il batterista Florian Gorman, Monika Tasnad medium ed il loro figlo Rexanthony. Con Switch l'accoppiamento è alla parte superiore del loro gioco, producendo la musica più emozionante che hanno fatto fin dal 1970. Il dark rimane naturalmente ma il suono è quasi post-modern, spingendo i contorni con una miscela degli stili e delle strutture che li rendono duri da suddividere in compartimenti. Gli atteggiamenti e le sensibilità invocati da " autoproclamato; Mysticdrug per la generazione futura”, sono sempre in conflitto: timore e darkness in un momento ed una strana pace calmante sconosciuta poi. Sono certamente un viaggio molto differente dal " grande thing" seguente; il rilascio affermato dai grandi luoghi del prog dovrebbe fare appello a quei fans che sostengono sempre di cercare qualche cosa di differente. Rex dimostra che le melodie semplici ed i ganci possono appena soddisfare di più i proggers che un gran battere maniaco.Per coloro che conoscono soltanto il suono degli anni 70 Jacula/Rex, il moderno Antonius Rex è molto aggiornato, avanti ma inoltre tiene anche ai suoni tradizionali. I loro ultimi due album sono una miscela di alta energia, industrial-techno rock con il piano sinfonico tradizionale e le melodie dell'organo. Si aggiunga il vocal che può essere la parola o il cantato, maschile, femminile, o nei cori ed avete un suono che è ricco, lussuoso, sensuale, decadente e sì..... molto dark. "Per Viam" sembra avere un po'più morso che in " Switch." Considerando che in “Switch" è sembrato avere sezioni con melodie cantate al femmine ed accompagnate dal piano, " Per Viam" ha chitarra sgranocchiante , i vocals più maschili,e un po'più veleno. Pensiamo di prendere il proto Goth organo e il cantato mistico di Jacula ma di iniettarli con un certo atteggiamento di Nove chiodi di pollice. "Micro Demons" apre l'album con le corde mostruose ed enormi e le grida orribili dei demoni reali che lo portano faccia a faccia con un fantasma. Presto Doris porta alcune chiavi piacevoli dentro per equilibrare. " Per Viam" è interamente una tensione con un battimento di tamburo che procede e stringhe simulate frenetiche, e ti senti come se fossi inseguito. Antonio si rompe improvvisamente nel primo di molti, belli, assoli ed è una gioia sentire questo uomo lamentarsi meglio che mai dopo tutti questi anni. È confrontato spesso al Sabbath/Iomni dagli scrittori e posso dirti che è ogni punta di talento come Tony è, trasportando la grande oscurità con le sue corde e buttando giù alcuni cattivi buoni assoli. "Woman of the King" è la nostra prima occasione per riprendere fiato, un'elaborazione bella, attraente di 9 minuti della tastiera di Doris. Presto la bellezza sarà schiacciata dalla oscurità sempre presente che si apposta intorno ad ogni angolo, qui possiamo sentire una certa riunione sfavorevole di anima che suona come un crollo terribile sulla narrazione di Antonio. Da qui si entra in una sezione piena di metallo vaporoso con il buon rullo del tamburo scoppiettante e pesante e nei cori con sopra i respiri affannosi femminili….ottenendo una punta Therion qui….inferno yeah!! "Spectra" è la visione tipica di Rex con una quantità di effetti e un certo assolo di iper-metallo di Antonio sopra i vari colpi di tamburo. "Angels and Demons" vuole essere la scelta facile per un singolo, una traccia ben costruita con molti strati: coro-vocal sopra i suoni pesanti della chitarra che alternano con la chitarra acustica ed il piano. Per le ultime due tracce l'album sposta gli ingranaggi ed osserva al passato. In primo luogo, siamo portati ad un remake di UFDEM di Macula il quale mi ricorda ancora una volta perché AMO la voce di Doris Norton. Dio, lei canta in modo bellissimo. Qui gli originali vocal del 1972 sono stati trattati con puro metallo pesante e con la chitarra forte. Io, per essere onesto preferisco l’arrangiamento originale, ma ho ascoltato Doris e nessun problema. Poi abbiamo un interessante pezzo di 11 minuti intitolato “Antonius Rex Prophecy” : profezia originale di Tyring del 1948.Hmmm….poiché Charles Tyring è morto da anni, il suo accreditamento di scrittura qui è presumibilmente per una vecchia idea. Anche se chiunque potesse organizzarsi a lavorare con un uomo morto sarebbe Antonio, forse lui è stato incanalato. La traccia è una narrazione lunga di Antonio sopra le tastiere serene e una certa parte di chitarra, una conclusione più pacifica all'album. L'assolo di chiusura finale della chitarra di Antonio è semplicemente bello e maestoso. Suggerito a qualsiasi fan di dark prog. Il video di ”Micro Demons" è incluso ed il video ancora migliore di " Angels and Demons" può essere osservato al loro Web site. Il disegno ripiegabile del digipak è realizzato con materiale illustrativo meraviglioso, l'arte della copertina è fra le loro più memorabili. Questi album e " Switch on Dark" sono le raccomandazioni facili per chiunque desidera provare il Rex moderno. Certamente spero che questo non sia l'ultimo che ascoltiamo da questo duo che sembra avvertire una rinascita di creatività.



__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________





PROG PULSION (magazine)
ANTONIUS REX - "Per Viam" (2009 album)
2009 - impressions (TRANSLATE)

Una delle punte di lancia dell’etichetta transalpina Black Widow (specialmente "activ" in questi periodi) è Antonius Rex. Album dopo album, questo gruppo forgia una discografia piuttosto impressionante, con uno stile progressivo scuro e magniloquente. Il nuovo arrivato, dal titolo" Per Viam", con la relativa piccola cover misteriosa che dà fin dall’inizio il tono, non è né più nè meno che una meraviglia ammaliante, sinfonica e mistica. Il gruppo ha attraversato un corso, che è quello del suono (impressionante!) e il controllo tecnico, che si mostra molto sicuro di se, nei relativi spazi, rotture e ambienti, trovando uno stile realmente personale. Nonostante il relativo lato tormentato, è emulato da Devil Doll in un progressivo sinfonico di alto volo. La classe!



__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________




COR SMEETS (giornalista)
ANTONIUS REX - "Per Viam" (2009 album)
2009 - impressions (TRANSLATE)

Il duo italiano Antonius Rex è stato fondato dal chitarrista e filosofo Antonio Bartoccetti e dall’ingegnere del suono Doris Norton. Fanno rock progressive effettivamente, ma di un genere molto speciale. I critici internazionali considerano Antonius Rex come la band più autorevole del sound più scuro e metallico. La band ha realizzato il loro primo album nel 1974. “Per Viam” è finora il loro ottavo album. Tutte le tracce hanno un sottotitolo per spiegare il tema della canzone. La prima traccia “Micro Demons” comincia con suoni di urlo che ricordano i film dell’horror tipici italiani realizzati da Dario Argento. Dopo un minuto, sentite un breve suono pesante della chitarra accompagnato da un organo di chiesa. La canzone si conclude con un coro minaccioso dei monaci che ripetono parole di demoni… Questa prima breve canzone è tipica per il resto dell'album. La seconda traccia Per Viam ha idee musicali ancor più interessanti. Molti paesaggi di suono scuri mi hanno dato l'illusione di far parte di un film dark. Potrei immaginare una scena in cui gli avversari sconosciuti perseguono qualcuno… La canzone termina con un breve assolo di chitarra seguito da un assolo di sintetizzatore. Woman of the king comincia come una ballata con il suono piacevole del piano. Nella parte centrale, si sentono le voci italiane parlare di morte e di mortalità con una bella combinazione di rock progressiv e avant-garde. Spectra è un collage di parecchi suoni completamente differenti della chitarra, e battimenti di tamburi e si conclude con la risata della ragazza con un assolo di chitarra in stile Heavy metal. Dopo avere ascoltato quattro tracce dark, avevo piacere di ascoltare alcune differenze nella tracce seguenti. Angels & Demons assomiglia alla musica della Band tedesco/inglese Enigma con blues di Eric Clapton - come l'assolo della chitarra nella metà della traccia. Doris Norton canta su U.F.D.E.M., un remake della versione originale del 1972 Contiene Eddy Van Halen - come le eruzioni della chitarra ed anche un assolo del sintetizzatore. L'ultima e la più lunga traccia è la profezia di Antonius Rex, ha un testo parlato lungo che sintetizza i parecchi stili utilizzati nelle tracce precedenti. Ho avuto bisogno dell'assolo della chitarra alla fine… Se gradite la musica da film sperimentale, questo album potrebbe essere una buona scelta, ma non prevede la tipica musica prog con molta variazione.



__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________




MASSIMO SALARI (collector)
ANTONIUS REX - “Per Viam” (2009 album)
2009 - impressions

Con un artwork a dir poco bello, ecco tornare a noi uno dei maestri del Dark Prog, anzi perdonatemi, IL maestro: Antonio Bartoccetti. Una storia lunga la sua, che parte dai lontani anni ’60 e che vi consiglio di cercare su internet. Sempre con a fianco la fidata signora tastierista Doris Norton, Antonius Rex torna a noi oggi con “Per Viam”, sempre più oscuro ed inquietante che mai!
Nel libretto leggiamo anche che Florian Gorman suona la batteria e che Monica Tasnad è la medium! Ciò mette subito in chiaro le cose, siamo al cospetto di un disco oscuro, misto fra il sacro ed il profano. Composizioni esoteriche, dove le tastiere assumono un importanza estrema. Sette brani oscuri, per alcuni versi freddi, ma non per questo distaccati. Infatti la musica entra dentro e ciclicamente si stampa nella mente, salvo rifiatare in alcuni stacchi musicali, come accade nella bellissima “Per Viam”. Fantastica iperbole sonora, da ascoltare a luci spente, raggelante e mistica.
 Non si può fare a meno di sottolineare nuovamente l’artwork che accompagna il cd, belle immagini, dettagliato e nel suo involucro esterno cartonato. Io sono un amante sviscerato del Progressive e chi mi legge gia lo sa, per cui non posso che applaudire avanti ad un brano stupendo come “Woman Of The King”, uno squarcio di luce, un raggio che parte dal cielo oscuro e che illumina momentaneamente il nostro paesaggio mentale.
Chitarra e tastiere che dialogano e si intendono. Narrato e recitato, come in una pellicola di un film dell’orrore. La produzione sonora è eccellente, ....la Black.. Widow.. nuovamente si mette in mostra per la qualità dei suoi prodotti.
“Spectra”, scritta assieme a Doris Norton, è un crescendo ansioso e ricolmo di sonorità, da ascoltare in cuffia e a questo punto la paura comincia a spaventare di meno….. no, non è un controsenso questa affermazione, la verità è che cominciamo a farci l’orecchio e che in fondo amiamo sentirci spaventati.
Ma davvero è così brutta l’oscurità? Punti di vista, si intende, questa sonora di Antonius Rex è quantomeno interessante. Intanto l’assolo finale di chitarra di “Spectra” centra il bersaglio. E come in tutte le storie occulte, si ha a che fare con Angeli e Demoni, “Per Viam” questo argomento non se lo lascia di certo sfuggire, “Angels & Demons” è l’ennesimo tassello di un puzzle perfetto. Tastiere in ogni dove ed il film continua. “UFDEM” gioca di più sulla chitarra elettrica ed è l’unico pezzo cantato da Doris e per giunta in italiano. Il momento più Rock è questo, compreso il solo di chitarra.
Chiudono gli undici minuti di “Antonius Rex Prophecy” e lo fanno come meglio non si può. Resto inquieto dopo la profezia di distruzione narrata da Antonius Rex.
Questo gia basterebbe per coniare il disco come “must” per il genere che tratta, ma non basta, in “Per Viam” esiste anche una traccia video di “Micro Demons”, se vogliamo è la ciliegina sulla torta.
Soddisfatti.




__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________




ANGELA (ANG) (attrice)
ANTONIUS REX - “Per Viam” (2009 album)
2009 - mpressions

Gli Antonius Rex sono una delle eccezioni che confermano le regole grazie a questo Per Viam penetrante e orchestrato in maniera entusiasmante. La multinazionale Antonius Rex ha saputo fare dischi sempre meglio, andando controcorrente e quindi col passare degli anni, a differenza di tutte le altre band del mondo, loro sono stati definibili in continuo miglioramento creativo ed espressivo. Sono una ragazza che fra poco compierà i 18 anni, ho vissuto di tutto, di più, ho conosciuto gli ospedali, anche psichiatrici, ho conosciuto la comunità, ho conosciuto Cinecittà, mi hanno promesso parti che non ho mai fatto, mi hanno chiamata "indaco" perchè la mia mente è di una 40enne. Oggi ascolto solo vinile e soltanto roba dark. Tra i solchi dell'album Per Viam si respira una epicità che non esito a definire divina, una sorta di sintesi altissima di quanto di meglio il prog abbia oggi da offrire: un sound complessivo e complesso capace di mordere come si conviene, fresco, ispirato e saettante, ma anche capace di sedurmi, di penetrarmi nella mente e nel corpo con una grazia unica tale da farmi venire i brividi ed entrare in coma... è il caso in particolare dell'immortale "Woman of the King", che affascina sia per la incredibile dolcezza funerea che per la potenza della parola che pochi possono capire. Non conosco l'invidia ma in questo caso Si.




__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________




ALBERTO SANTAMARIA (discografico)
ANTONIUS REX - “Per Viam” (2009 album)
2009 - impressions


L'ultima seducente profezia sonora della leggenda esoterica. Attendendo con trepidazione che la più affascinante e misteriosa formazione da culto del dark sound resusciti dal suo sepolcro (i diabolici e sepolcrali Jacula riemergeranno dalle ombre con una nuova opera al nero intitolata "Pre Viam"), è l'ottavo capitolo discografico della più moderna incarnazione del talento espressivo e della fantasia creativa di Antonio Bartoccetti e Doris Norton a destare, se ancora ce ne fosse bisogno, stupore e ammirazione profonda. Un lavoro di una perfezione stupefacente, adornato come sempre accade per ogni produzione targata Antonius Rex da uno splendido artwork, curato nei minimi particolari e ricco di immagini suggestive, suddiviso musicalmente in sette capitoli di una bellezza e di una magnificenza notevoli: pur mantenendo intatta l'intera gamma di caratteristiche e peculiarità dello stile del duo italiano, "Per Viam" si discosta sostanzialmente dal linguaggio, forbito di vestigia e umori gotici, sfoggiato col precedente "Switch on Dark" (2006), possedendo un impatto atmosferico simultaneo, esibito attraverso una serie di soluzioni e di idee che mettono in risalto l'indubbia capacità di offrire affreschi a tinte fosche di forte evocatività. A differenza del suo predecessore, questo girone infernale concentrico che si sviluppa su sette stadi di funereo ardore, trattiene in sè una naturale predisposizione descrittiva che forse non era così evidente e calcata in precedenza, poichè alcuni dei brani presenti sembrano essere concettualizzati, studiati, pensati e trasmessi agli adepti della dottrina dell'Internazionale Magica secondo logiche linguistiche che ben si accomunano a un'ideale pellicola horror dall'effetto paralizzante. Approfondendo ulteriormente l'analisi e addentrandosi nei cunicoli bui e reconditi dell'immane capolavoro appena licenziato, lo scenario fumoso si dischiude con l'iniziale trama ritualistica imbevuta di macabri accenti (Micro Demons), impreziosita da un rifferama di chitarra dalle tonalità minacciose che si spalanca su frequenze heavy di micidiale potenza, mentre cori monastici intonano la devota preghiera in latino In nomine Christi amen e liturgiche derive profanate da sacrali organi risuonano cupe e vertiginose. E' il primo passo verso un viaggio da incubo in cui si rincorrono immagini spaventose, che prosegue con la splendida title-track (Per Viam), un'agghiacciante composizione nella quale agli oscuri riflessi di una invocazione cerimoniosa dalle timbriche solenni, disegnate con abilità e maestria da arrangiamenti orchestrali, cori tenebrosi e tastiere ammantate di gelidi rintocchi thrilling, contribuiscono a creare un clima da tregenda incombente. Fa seguito il primo dei più sorprendenti frammenti del nuovo corso artistico improntato dagli Antonius Rex: la comparsa di Woman of the King riesce a dissimulare e dipanare il carico di tensione spasmodica accumulata, cingendosi di ancestrali alchimie strumentali con le sublimi note, lontanissime, dell'organo ecclesiastico a definire i contorni di una danza chiaroscurale, il recitato ieratico del leader (Incanti di luna deformano il viso della donna del re....), che tratteggia il sacrificio umano compiuto per solidificare nell'immortalità l'amore, poi la metamorfosi si compie nell'estatica manifestazione di una saga medievale grondante di respiri celtici. Spectra vagheggia sonorità funebri tra sinuose ondate prodotte dai tasti d'avorio, rumori ancestrali, o per meglio dire soprannaturali, ritmiche ossessionanti ridotte all'essenzialità e il fantasma del Sabba Nero che ancora una volta si impossessa della chitarra-diavoletto, in grado di rilasciare riffs calibrati nella loro cinerea cifra estetica. Travolti da una valanga di emozioni luciferine, cullati dal bacio degli angeli e contemporaneamente oppressi dalla crudeltà demoniaca, ecco giungere Angels & Demons, sofferta, drammatica pagina dalla regale veste, dinamica nei suoi turbamenti classico-operistici solcati dall'onnipresente organo a canne, screziata da brevissimi interventi vocali, fotogramma di un paesaggio autunnale dove regna sovrana la desolazione. Quasi otto minuti che giostrano tra romanticismo epico e brividose soluzioni, che lasciano spazio all'attuale versione del magnifico inno a favore della natura UFDEM (sesta traccia), apparsa originariamente in Tardo Pede in Magiam Versus degli Jacula, riproposta perchè ancora attualissima nel suo tema centrale, il disinganno e l'illusione che la modernità teconologica, lo sviluppo siano i vettori in cui incanalare la società del futuro, a dispetto della madre di tutti gli uomini. Un remake, se così lo si può definire, nettamente superiore alla traccia originale, che annoda un corollario mantrico di armonie arcane tra sinusoidali sussulti di moog, sulfuree e incalzanti rifrazioni elettriche e il canto divino, vibrante della sacerdotessa Norton. Si conclude l'ascolto con il pezzo più lungo e articolato dell'intera raccolta, Antonius Rex Prophecy, imbastito sulle liriche profetiche scritte nel 1948 dal compianto Charles Tiring: forgiato su ricercate linee stilistiche, trasmette segnali di musica e parole in espansione continua, ripiegandosi nelle metabolizzazioni gotiche di un impianto tastieristico voluminoso e profondo come una cavità abissale, sui docili rintocchi del piano che accompagnano melliflui accordi acustici, ma soprattutto su un testo da seguire con particolare attenzione, e vi accorgerete che mai come adesso le parole di quest'ultimo segmento di "Per Viam" descrivono così compiutamente lo sfacelo e il declino del mondo. Il verbo del dark sound ha raggiunto il suo apice qualitativo con un'opera di immane potenza evocativa. Lode in eterno alla congrega magica degli Antonius Rex.




__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________





MARCO CAVALLINI (giornalista)
ANTONIUS REX - “Per Viam” (2009 album)
2009 - impressions


“Antonius Rex Sound Vision 2009” recita il retro copertina di “Per Viam“, ottavo capitolo della saga ANTONIUS REX.
E visioni sono: mistiche, spirituali, preternaturali ed immerse nel buio e nella luce al tempo stesso.
Da anni Antonio Bartoccetti e Doris Norton utilizzano il termine “Mystic Fusion” per etichettare la loro proposta sonora/visiva, e mai termine risulta più azzeccato, andando a definire una miscela esplosiva dove il bianco e il nero entrano uno nell’altro, dove le tenebre e la luce si fondono, andando a colorare orizzonti infiniti in cui la mente è libera di dare sfogo alle sue più recondite fantasie.
“Per Viam” (supportato da una produzione enorme ed un magnifico lavoro grafico) è un album diabolico e celestiale contemporaneamente, dove i tipici elementi dell’Antonius Rex sound (a tal proposito segnalo il ritorno del caratteristico cantato/recitato di Antonio) si arricchiscono di nuovi impulsi e soluzioni sonore, il tutto al servizio di un’opera destinata a rimanere nel tempo, proponendosi come l’ennesimo capolavoro partorito dal genio e dalla smisurata creatività del duo.
Il disco merita un’approfondita analisi per ogni brano.
“Micro Demons”: brano iniziale, scelto anche come traccia video. Rumori rituali di sottofondo anticipano l’entrata di una chitarra heavy accompagnata poi da un grandissimo organo liturgico; cori gregoriani di sottofondo s’inseriscono nel tessuto sonoro, creando un’atmosfera paralizzante. Una canzone inquietante che entra nel cervello per non uscirvi più; perfetta per aprire il disco. (Voto: 9,5)
“Per Viam”: title track. Dal ritmo cadenzato e solenne, si sviluppa lentamente attraverso maestose orchestrazioni squarciate dalla chitarra hard di Bartoccetti, il tutto accompagnato da rulli di tamburi che sembrano seguire una marcia funebre. Un brano che vorresti non finisse mai, tanta è la sua agghiacciante bellezza nel rapirti e portarti verso mondi lontani. (Voto: 10)
“Woman Of The King”: la terza song fa riprendere un attimo fiato, dopo due canzoni inverosimilmente nere come le precedenti. (Ri)compare il cantato/recitato di Antonio (ammaliante come sempre); in questo brano la luce sembra prendere il sopravvento sulle tenebre, e ciò potrebbe essere dovuto al fatto che si sta parlando di un brano d’amore. Amore visto come sacrificio, dato che la donna del re viene decapitata per essere amata per sempre da esso. Musicalmente, il brano presenta sottofondi quasi celestiali contrapposti al lavoro della chitarra hard, proponendosi come una suite dai toni celtici/medioevali, intervallati dal rumore dell’ascia che “agisce” sulla testa della donna; il tutto a creare contrasti dal notevole effetto emotivo. (Voto: 8,5)
“Spectra”: col quarto brano si ritorna immediatamente nel lato più oscuro dell’animo umano. Una canzone dall’alto potere “spiritico”, dove ad una prima sequenza in crescendo poggiante su funebri tastiere alternate a sinistri rumori, si contrappone una seconda parte dove la chitarra elettrica dà sfoggio della sua enorme creatività. Il tutto arricchito da beffarde risate che sembrano venire dall’aldilà. Questa canzone, esotericamente parlando, sembra la prosecuzione della mitica “Fairy vision”; l’ avrei vista benissimo come video song dell‘album. (Voto: 10)
“Angels & Demons”: il quinto brano spezza un attimo la cappa oscura creatasi col precedente. Il titolo della song è perfettamente ripreso a livello musicale, in quanto questa canzone appare come un ideale incrocio fra le forze del bene e quelle del male, alternando fasi paradisiache (splendido il lavoro di pianoforte e organo) ad altre diaboliche (il riffing di chitarra e le urla dei dannati in eterno). (Voto: 8)
“UFDEM”: sesto brano. Ovvero “Uomo Fallito Dell’Era Moderna”. E’ il remake di quello originariamente apparso sull’album degli JACULA “Tardo Pede In Magiam Versus” (pubblicato nel 1972). Rimasto inalterato il divino cantato della Norton, questa nuova versione vede un notevole indurimento degli arrangiamenti e del suono delle chitarre; grandissimo il lavoro alle sei corde di Antonio, abile nell’inserire ed incastrare nuove idee nel tessuto musicale originale, il tutto mantenendo inalterato lo spirito avanguardistico della song. (Voto: 8,5)
“Antonius Rex Prophecy”: ultimo brano. Basato sulla drammatica profezia scritta dal defunto Charles Tiring nel lontano 1948, questa suite (oltre 11 minuti) finale altro non è che il corollario di tutto quanto si è vissuto fino ad ora ascoltando attentamente il disco. Il rumore delle onde del mare che si abbattono sugli scogli fa da apripista alle parole declamate con sinistra enfasi da Antonio Bartoccetti, mentre il brano lentamente si sviluppa sulle note di un dolce pianoforte che pare suonare dall’aldilà, quasi fosse rimasto l’ultimo e unico oggetto risparmiato dal mare in tempesta. Le parole di Antonio suonano terribili; impossibile non rimanere scossi da espressioni come “Nel tempo già sigillato del XXI secolo sarà comandato al sole di piangere… e la terra sarà come una stanza scura senza finestre… le vecchie reliquie verranno sepolte… dalla terra bruciata si alzerà un filo di fumo che ricorderà ai pochi il diluvio di fuoco… dalla valle dei Quattro Santi si snoderà una strada e su questa strada l’uomo verrà provato e pesato…l‘ultimo Pietro sta per arrivare”. Un brano apocalittico, degna conclusione di un album straordinario. (Voto: 9,5)
In conclusione, “Per Viam” risulta essere un’opera che invita a guardare spiritualmente dentro sé stessi, andando nella più assoluta profondità, al fine di trovare le ragioni della nostra umana esistenza. Le note di questo capolavoro potranno esservi d’aiuto nella ricerca, spalancandovi porte che, forse, da soli, non avreste mai osato aprire.
Voto globale : 9




__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________





EMANUELA MONTESI (bassista)
audio-video impressions
(2009)

Valutazione 0-10 sui brani di "Per Viam":

1- MICRO DEMONS ------------------------ 7,5
2- PER VIAM ----------------------------------- 9,5
3- WOMAN OF THE KING ----------------- 10
4- SPECTRA --------------------------------------8
5- ANGELS & DEMONS ------------------- 7,5
6- UFDEM ----------------------------------------- 8,5
7- ANTONIUS REX PROPHECY -------- 10
8- VIDEO ____ (MICRO DEMONS) ---- 8




__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________





MARIA FRANCESCA SUARDI
(pianista)
audio-video impressions
(2009)

Valutazione 0-10 sui brani di "Per Viam":

1- MICRO DEMONS ------------------------ 8
2- PER VIAM ----------------------------------- 9
3- WOMAN OF THE KING ----------------- 10
4- SPECTRA --------------------------------------7,5
5- ANGELS & DEMONS ---------------------- 6
6- UFDEM ------------------------------------------- 7
7- ANTONIUS REX PROPHECY ----------- 9,5
8- VIDEO ____ (MICRO DEMONS) ------ 8,5




__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________





MARCO CAVALLINI (giornalista)
ANTONIUS REX - “Per Viam” (2009 album)
2009 - video impressions


Ho visto il video; colori eccezionali, ambientazioni sinistre e contrasti forti, il tutto a rappresentare l’eterno conflitto fra bene e male, fra luce e buio, fra bianco e nero.
Evocativi i paesaggi ecclesiastici, ammalianti quelli tenebrosi.
Ottima la scelta della continua alternanza fra le immagini sacrali e il ripetuto “ingresso” delle ragazze demoni, testimoni della tentazione che giace latente in ognuno di noi.
Noto che le prime sono spesso accompagnate/filtrate attraverso un fuoco che arde in sottofondo, quasi a raffigurare il sempre più esteso deterioramento che la chiesa cattolica sta avendo in questi ultimi anni.
Da osservare attentamente più volte, al fine di carpire inediti messaggi ad ogni nuova visione.
In saecula saeculorum. In nomine Antonius Rex. Amen.





__________________________________________________________________________
__________________________________________________________________________