HYSTERO DEMONOPATHY
"press pt.2"
ROCK IMPRESSIONS
2013
ANTONIUS REX - “Hystero Demonopathy”
review by Massimo Salari
Ascoltare la musica di Antonius Rex è sempre come affrontare un viaggio nell'occulto, anche nel progetto alternativo Jacula si gode di questa situazione psicofisica, ne è recente testimone "Pre Viam" del 2011. Per poter ascoltare l'ultimo Antonius Rex però bisogna ritornare al 2009 con "Per Viam", anche lui anagramma di "Vampire", ma il senso non cambia. Questa musica non sembra avere subito l'usura del passaggio del tempo, neppure quando il chitarrista leader e polistrumentista Antonio Bartoccetti apre le porte del Dark Prog alla fine degli anni 60, precisamente nel 1969 con "In Cauda Semper Stat Venenum", con l'appellativo Jacula. Ovviamente muta la tecnologia ed il supporto della strumentazione, ma resta sempre intatto l'alone esoterico che circonda il suono. La copertina di "Hystero Demonopathy" è in definitiva il sunto di quello che è il concepimento artistico di Bartoccetti in questo nuovo lavoro, l'oscuro, il passato, la religione. Hystero sta a significare l'analisi scientifica dell'isteria in cui cadono le donne possedute dal demonio. In questo nuovo viaggio suddiviso in nove tracce ed un video, l'artista si coadiuva del supporto di Rexanthony alle tastiere, suo figlio e della medium Monika Tasnad, perché qui le cose non si fanno per finta, ma seriamente. Cogliere il delirio della possessione, ascoltarne la storia che scaturisce da queste donne è inquietante e raggelante, ma la musica ne è perfetto tappeto. Si è anche voluto fare uscire il disco il 12-12-12, tanto per calcare la mano nel mistero. In realtà Antonius Rex con il tempo ha una specie di ritorno al passato, non tanto come suono, ma come stile, sempre più vicino al Prog, anche se in maniera velata. Infatti nella musica si ascoltano numerose altre influenze che vanno dal Dark al Gothic, passando per la Psichedelia, il Metal e appunto il Prog! La chitarra demoniaca riesce a tagliare le basi sonore uscendo in tutta la sua pericolosità. Creature possedute, condanne, rovi, streghe, maghi... la storia è piena di questi scempi umani e l'analisi di Antonius Rex è spietata, una cronaca quantomeno dettagliata e chiarificatrice, grazie soprattutto al supporto di Monika Tasnad, testimone presente del passato! Il vento raggelante di "Hystero Demonopathy" coglie all'improvviso e ci immette in questo contesto antico, il disco si apre così, con tastiere epiche e chitarra ruggente, questa poi in chiusura, ci regala anche uno degli assolo più belli che Bartoccetti abbia mai eseguito. Le atmosfere si fanno ulteriormente malinconiche nella drammatica "Suicide Goth", tastiere soffici sorreggono l'intero ascolto rendendo l'immaginario ancor più annebbiato e sinistro. "Are Mine" è aperta da un arpeggio dal sapore antico, neoclassico, sottolineato dalle sempre presenti tastiere di Rexanthony, per poi spaccare il muro del suono con chitarre cadenzate in stile Thrash! Questo connubio è sempre piaciuto al recente Antonius Rex, il suono poderoso ben si addice allo stile compositivo e rende giustizia al contenuto intero. Le urla della donna posseduta poi...raggelano il sangue. Se avete intenzione di comperare l'lp, "Disincantation" è l'ultimo brano del lato A, narrato da Bartoccetti stesso, un piccolo spiraglio di luce impolverata che attraversa la stanza. Nuovo importante solo di chitarra, in questo caso che sfoggia il lato tecnico dell'artista, il Blues aleggia fra i giri. Il lato B si apre, secondo chi scrive, con uno dei brani più belli che Antonius Rex abbia mai composto (questo la dice lunga sulla qualità di "Hystrero Demonophaty"), supportato dalle tastiere questa volta in prima linea di Rexanthony, qui nell'assolo il suono potrebbe sembrare quello di una chitarra....ma non lo è. Ancora grida e orrore fra le note, in un cadenzato crescendo sonoro. "The Devils Nightmare" a sua volta è greve, malefico come lo potrebbe essere davvero un incubo del diavolo. Il ritmo sale così la tensione e l'odore dello zolfo. Le streghe vengono trattate in "Witches", l'universo donna sempre denigrato e maltrattato dall'uomo. "The Fatal Letter" è un classico del repertorio Antonius Rex, un mix di ingredienti già citati nella recensione stessa, per un risultato finale che strizza l'occhio al Prog. Chiude "Possaction" ed il titolo è chiarificatore, fra urla strazianti e voci distorte. Antonius Rex è tornato più in forma che mai assieme al suo orrore, alla bestia e chiude con un auspicio..."Che Dio Abbia Pietà Di Noi". Ma prima di chiudere voglio svelarvi in anteprima ed in esclusiva, una leggenda che gira attorno ad "Hystero Demonophaty", sembra che di esso giri una edizione stampata in sole 33 copie!!! Qui c'è un inedito "G. Trance" e la cifra di questo limitato prodotto è quantomeno esorbitante... 2000 Euro!!!
ROCK IMPRESSIONS
2013
ANTONIUS REX - “Hystero Demonopathy”
review by Giancarlo Bolther
Torna il maestro del dark rock Antonio Bartoccetti con l'album di cui abbiamo lungamente parlato nell'intervista, che spero alcuni di voi abbiano letto. Questo è un periodo fecondo per l'artista marchigiano, probabilmente grazie anche al consolidato sodalizio con la genovese Black Widow, la label ideale dove far crescere le ambizioni artistiche di un personaggio così fuori dagli schemi, e in questi anni ci ha gratificato con diversi lavori molto ispirati e convincenti, che non ho paura di definire migliori di quanto fatto dal nostro a inizio carriera. Così ecco arrivare Switch on Dark nel 2006, Per Viam nel 2009, Pre Viam a nome Jacula, le belle ristampe e oggi ecco questa nuova opera dark, data alle stampe nella data del 12/12/12, scelta appositamente dall'artista per la sua forza evocativa. Questo nuovo disco è nato con la collaborazione del figlio Rexanthony, che si è occupato di tutte le parti di tastiere e della batteria campionata, e della medium Monika Tasnad, Antonio ha suonato le parti di chitarra e basso, mentre come guests troviamo il batterista Florian Gorman e alla voce Laura Haslam, Vladimir Leonard, Svetlana Serduchka e lo stesso Bartoccetti. Hystero Demonopathy è un album prettamente esoterico, gotico e terribilmente dark, forse il più dark partorito dalla mente di questo artista visionario. Del resto il tema portante è la possessione demoniaca femminile, un tema tragico su cui si ha paura anche solo ad accostarsi. Bartoccetti come sempre vuole offrire un cammino, un percorso attraverso i misteri, l'occulto e le forze invisibili, ci sono momenti di puro terrore, quasi angoscianti e altri relativamente più chiari, ma nel complesso si ha sempre l'impressione di trovarsi in una spirale senza vie d'uscita. In questo disco si trovano molti generi musicali mescolati tra loro, è ricco di influenze, dalla musica classica all'elettronica, dal metal al post rock tutto in una chiave fortemente prog, perché c'è una ricerca musicale non comune dietro ogni singola traccia, ma quello che impressiona maggiormente è la forza evocativa che fuoriesce dai microsolchi di questo lavoro, difficilmente paragonabile a qualsiasi lavoro precedente. Il cd contiene anche il video dal titolo "Rexample pt.1 (Vocals Soloists & Riffs)", che propone una serie di estratti dal repertorio di Antonio che va dal '69 al '74, una carrellata di immagini di repertorio e di dipinti dal forte sapore esoterico, un modo per immergersi ancora più a fondo nell'universo dark di questo artista molto particolare. Come ogni disco partorito da Bartoccetti anche questo non è per tutti, non ci si può avvicinare a un lavoro così pensando di godersi un momento di puro svago o di relax, piuttosto ci si deve predisporre ad un viaggio interiore, che potrebbe anche rivelare lati della nostra personalità che potrebbero metterci a disagio, oppure aprirci a un cammino interiore dagli effetti assolutamente imprevisti.
ROCK HARD
2013 - February
ANTONIUS REX - “Hystero Demonopathy”
review by Luciano Gaglio
Dai tempi del capolavoro Switch on Dark, che ne segnò il ritorno sulle scene dopo anni di volontario esilio, il maestro Antonio Bartoccetti non s'è più fermato, alternando uscite discografiche intitolate ora a Jacula – la creatura con cui debuttò negli anni Sessanta – ora ad Antonius Rex, il progetto della definitiva maturità. Il nuovo concepì album, Hystero Demonopathy, va certamente annoverato tra le prove più riuscite e interessanti del dopo-Switch on Dark, e ciò non tanto per un'ispirazione che non conosce cedimenti, quanto per il patto diabolico che è chiamato a suggellare ancor più saldamente. Un patto stretto da Bartoccetti col figlio Rexanthony, che coi suoi grimori elettronici ha sostituito la madre Doris Norton nel ruolo di prodigioso orchestratore degli incubi musicali del maestro. Dal canto suo, Bartoccetti ricama alcuni degli assoli dark-prog più entusiasmanti di sempre, lavorando di fioretto ma anche di ascia (nella metallica Are Mine), mentre le sue parole, pregne di misticismo e magia, sono usate con parsimonia. Invece che ammonire e indicare la via, come amava fare in passato, il nostro sembra più incline al sentimento e animato da una suggestiva forza poetica ("Adesso il suo lungo ricordo è simile a favole di nebbia, mentre immobile guarda i fiori attraverso le radici"). Appassionante il trittico finale di The Devil's Nightmare, Witches e The Fatal Letter, in cui la famiglia Bartoccetti si riunisce al completo per siglare l'ultimo incantesimo gotico. 8/10
METAL TO INFINITY
www.metaltoinfinity.be
2013
ANTONIUS REX - “Hystero Demonopathy”
review by Patrick De Sloover
Probably the strangest album that I got to hear in years… Antonius Rex is an Italian trio that released already two albums in the past: "Switch On Dark" (2006) and "Per Viam" (2009), but is totally unknown to me personally. The helmeted knight on the front cover artwork made me suspect that this was a kind of Heavy Metal band with stories of ancient times, when dragons, knights and kings ruled the world.
Well, the first track is the title track of this third album, and I thought it was a kind intro, to get the listener into the right mood. This musical trip took about 6 minutes, and in between a lot of musical influences we heard whispers, screams, spoken words and above all a very creepy feeling. You know that something is going to happen, as the atmosphere is very terrifying and intense. This is a track that guides you into a world of the unknown, a world of musical landscapes with passion and threat, reaching a transcendental fusion. As the tracks go by, it becomes pretty clear that this has nothing to do with heavy metal, or knights in general.
This is music that wants to be described as Occult Prog, in the deeper meaning of the stylistic arrangements. The three persons who are responsible for this psychiatric event by some and as esoteric-magic by others, are Antonio Bartoccetti on Guitars, Vocals and Bass, Rexanthony on Vocals, Keys and Synths and Monika Tasnad as a Medium. The songs on 'Hystero Demonopathy' have all a very special vibe, and although every track is totally diverse, they all fit as one. Antonius Rex is a band that likes to get their pieces from post-classic, dark, doom, post-progressive and after-rock elements. They all melt it together and I guess that Monika, the Medium, assemble them all.
This is the perfect example of a love it or hate it album. I must say that this is not my typical kind of music, as I prefer some spikes and leather elements, but in a way, Antonius Rex succeeded in perseverance. I didn't skip any track during my road trip, and while I was cruising down the highway, I guess that it gave me a piece of mind, even when the pace was really slow, neither the depressed feeling that this music evokes.
Antonius Rex isn't a band that you will like when you are into the shredding part, or the heavy part of metal. There aren't that much guitar solos on this album, but if you want some heavy riffing, I advise the track "Are Mine". This one has some yelling and screaming strings, but all with one common idea: to intrigue people. A really strange band, but with some cool ideas and it all reminds me to 1996, when I got in touch with the French band Elend and their album 'Les Tenebres Du Dehors'. Not comparable in musical style nor direction, but that one shocked me all the way as well. I still remember that album after all those years, and perhaps the same will happen with Antonius Rex in the year 2030…
METAL HAMMER (n. 01/2013)
2013
ANTONIUS REX - “Hystero Demonopathy”
interview by Filippo Pagani
METAL HEAD
www.metalhead.it
2013
ANTONIUS REX - “Hystero Demonopathy”
review by Luca Zakk Piotto
Film trasformato in musica. Musica che materializza immagini. Immagini che diventano solide, vere, reali. Reali come le tenebrose e paurose emozioni che vengono generate dall'esplorazione dei meandri più reconditi della mente. Mente che si abbandona a manifestazioni estreme, assurde, isteriche. Demoniache. Il maestro Antonio Bartoccetti ancora una volta si addentra nell'esplorazione dell'inesplorabile, nella comprensione dell'incomprensibile, dedicandosi alla descrizione dell'indescrivibile. Un'ora di suoni, esperienze, atmosfere. Un'ora da assaporare, gustare. Un'ora nella quale abbandonarsi. Un'ora di percezione acustica dalla quale farsi possedere, travolgere. Viaggio, senza ritorno, attraverso un incubo imprigionato nelle segrete più inespugnabili, quelle della mente umana. Il figlio del Maestro Bartoccetti, Rexanthony (Anthony Bartoccetti) aggiunge tutta la magia elettronica necessaria a creare quello scenario mistico attorno alle sublimi chitarre del padre. Uno scenario che si apre dinnanzi all'ascoltatore, il quale non deve -non può- staccarsi, allontanarsi, una invisibile mano ciclopica che cattura e paralizza all'interno del flusso sonoro. Un flusso sonoro fantastico, a tratti, mostruoso, molto spesso, deviato, sempre. Una nebbia fitta che si dirada progressivamente, rivelando paesaggi, volti, voci, concetti. Ed abissi. E' difficile descrivere i singoli pezzi che compongono l'opera: è come descrivere singole scene di un film assurdo, è come descrivere i significati annegati dentro altri significati in un film di David Lynch. E come il noto maestro del cinema, anche Bartoccetti offre diverse chiavi di lettura, una vasta scelta di emozioni dalle quali l'ascoltatore può attingere liberamente. La title track posta in apertura catapulta nella dimensione ultraterrena che gli artisti hanno voluto, e saputo, creare. "Suidice Goth" è tetra. Un pallore mortale che diffonde il suo alito gelido, travolgendo tutto ciò che incontra, sfociando nell'inquietante, nell'isterico. Inquietudine confermata dal "Are Mine", e spinta all'estremo da "Demonic Hysteria", dove il prog incontra l'industrial, un assurdo amplesso sonoro che trasmette brividi nuovi, inediti, glaciali. "The Devil Nightmare" trasmette ansia e terrore, la sua evoluzione progressiva, i suoi ingredienti sonori danno luogo ad una pozione magica: magia nera, magia peccaminosa. "Witches" è uno capolavoro dentro il capolavoro: una marcia funebre devastante, decadente, tristezza elevata alla sua massima espressione, una dimensione spirituale evidenziata dalle devianti idee applicate alla musica elettronica. Una decadenza che sfocia nel destino irreversibile di "The Fatal Letter", quasi l'epilogo di questa fiaba oscura, questo racconto gotico e mortale. "Possaction", il vero epilogo, un epilogo che dichiara la fine della vita umana, a favore della vita demoniaca, anima e mente possedute dal principe delle tenebre, una marcia forzata discendente verso l'unica terribile certezza. Ulteriore trionfo del male, ulteriore esaltazione del regno degli inferi e la sua eterna opera di predicazione della dannazione. Carne che cessa di esistere. Spirito condannato eternamente. Tripudio delle orde sataniche. Un'ultima preghiera. Tragicamente ignorata. Voto: 9/10.
GIORNALE METAL
2013
ANTONIUS REX - “Hystero Demonopathy”
interview by Salvatore Mazzarella
Sulla recensione ho parlato, a proposito della demonopatia isterica, di concept "astrattamente concreto" cioè, comunque la si pensi, è qualcosa di tangibile... Sei d'accordo? Ci descrivi il processo di ricerca messo in atto e che ti ha portato alla scrittura di un intero disco, a partire da quella che ne era l'idea primordiale?
-Inizialmente può apparire un concept astrattamente concreto o concretamente astratto... è l'eterna storia della "Devota" che ama Dio per tutta la vita senza vederlo mai. In area demonopatie ho fatto ricerche approfondite sia attraverso i miei pazienti, sia attraverso le grandi dimostrazioni esoteriche, che attraverso i testi di medicina psichiatrica. Emergono nuove riflessioni sulle donne, sul loro ruolo nella società e sulla loro fisicità. In ambito medico-scientifico, il corpo femminile rappresenta un vero e proprio campo di battaglia tra vari ambiti di sapere: da un lato si collocano gli psichiatri, che attribuiscono le malattie mentali a disfunzioni del sistema nervoso, in particolare agli organi cerebrali. Dall'altro, i ginecologi, che ricercano le cause della follia femminile nelle alterazioni del sistema genitale. Per questo ogni donna, prima di un eventuale ricovero in Manicomio, dovrebbe essere prima sottoposta a una visita ginecologica. Al terzo polo, infine, si colloca la medicina legale. Nell'ottica antropologica, quello femminile è il regno del paradosso: se da un lato le donne per natura sono creature cattive e maligne, come le femmine delle altre specie, allo stesso tempo sono le custodi dei valori più alti, con il dovere morale di trasmettere il patrimonio educativo ai figli. In grado di commettere i delitti più efferati, la pena loro imposta, però, è sempre più mite di quella maschile. L'interrogativo dei medici legali in questo periodo, infatti, è se la donna, considerata dal Codice civile di inferiore capacità giuridica, debba essere anche considerata meno responsabile, e quindi meno imputabile, delle sue azioni delittuose-sado-demoniache in sede penale. Passando dalle teorizzazioni alla pratica manicomiale, se negli anni passati generalmente la popolazione internata era in larga parte maschile, è indubbio che, sia dalle cartelle cliniche che dalle riviste specializzate, emergono una serie di patologie che vengono considerate eminentemente femminili. È il caso, sicuramente, di tutte le cosiddette frenosi puerperali, squilibri psicofisici di differente entità che vengono manifestati da donne sfinite da gravidanze faticose dovute anche alla loro partecipazione alle messe nere: periodi di alterazione ormonale come la gravidanza e l'allattamento, innescano reazioni considerate contro natura per l'animo femminile, come il rifiuto dei figli, del marito, del compagno, di Dio, della Chiesa, a favore dei demoni e delle forze sataniche. Nelle cartelle cliniche emergono figure di donne in preda alle allucinazioni spiritiche o a forme depressivo-possessive-demoniache, che spesso non si ristabiliscono non appena passato il periodo più critico. Nei manicomi queste sono le malate più diffuse. Nella mia ricerca la prima causa di reclusione è la pellagra; la seconda sono le «malattie cerebrali della vita intrauterina o della prima vita extra-uterina, dalla quale derivano tutte le frenestesie», mentre «la terza causa consiste nei disturbi delle funzioni sessuali e della maternità a favore di una prostituzione psicologica verso angeli neri e demoni, che contribuiscono ad alterare la mente delle donne oltre la proporzione del 22,93%». C'è una malattia, però, che sta vivendo una florida stagione in tutta Europa, e che può dirsi «esemplare della femminilità»: questa è l'ISTERIA, tendenzialmente tendente a isteria demonopatica... questo è l'assoluto concept di "Hystero Demonopathy". In questa patologia il paradosso femminile trova la sua massima espressione nel sabbah, reale o virtuale che sia.
A questo proposito, come s'è sviluppato il processo di composizione dei brani ? Quali sono le modalità di interazione con Rexanthony ?
-Tutti i brani di "Hystero Demonopathy" sono nati da esperienze extrasensoriali-esoteriche vissute e da micro sceneggiature che ho scritto sulla base di ogni evento. In termini concreti la composizione musicale avviene in un secondo tempo e parte dall'idea primaria deducibile dalla sceneggiatura che si realizza con pianoforte o chitarra... successivamente vengono scritte tutte le partiture e tutti gli arrangiamenti. Il testo, se e' previsto, viene composto alla fine. Inizialmente, quando Doris Norton ha abbandonato le due band, ho cercato altri pianiste e comunque non ho trovato ciò di cui avevo realmente bisogno. Mi piaceva la musicista dei Crematory ma non era al dentro con l'informatica... ne abbiamo parlato e non se ne è fatto nulla. Mi piace tutt'ora la tastierista del Tempio Delle Clessidre per il suo particolarissimo stile ma sicuramente quando ho capito che Rexanthony poteva completare il vuoto in modo totale, dopo qualche prova in area after-rock-prog, ho valutato le registrazioni sia in primis che consultandomi con altri collaboratori. I pareri sono stati tutti iper-positivi e quindi siamo qui a lavorare. Già da ora voglio dire che il brano più "advanced" di "Hystero Demonopathy" è sicuramente "Demonic Hysteria", dove è presente la sua notevole improvvisazione di sintetizzatore, che i meno abbienti hanno giudicato frutto di una chitarra. Su questo brano faremo un video live evidenziando l'improvvisazione.
Come si estrinseca il contributo della medium Monika Tasnad presente a tutti gli effetti nella line-up che ha inciso questo lavoro ?
-Anni luce fa avevamo il medium Franz Parthenzy, che cadeva in trance e cantava micro-melodie frutto della trance stessa. Da diversi anni abbiamo Monika Tasnad, signora rumena immortale, che relativamente a "Hystero Demonopathy" è riuscita ad evocare gli spiriti di alcune ragazze defunte che poi sono state interpretate dalle due nostre nuove vocalist.
Abbiamo notato la firma di Doris Norton su tre composizioni… Vista la sua decisione di abbandonare i progetti Antonius Rex/Jacula, si tratta quindi di vecchie composizioni ?
-Assolutamente no, sono composizioni nuove. Lei ha abbandonato le due band per motivazioni ideologiche e esoteriche... ma continua sempre a comporre. Questi tre brani mi sono piaciuti e ne abbiamo realizzato gli arrangiamenti ad hoc: penso che "The Fatal Letter" abbia un'ottima melodia... naturalmente non banale e non commerciale... io la chiamo creativamente inarmonica.
Sempre a proposito di Doris, ci sono altre ristampe dei suoi vecchi lavori in cantiere ?
-Max Gasperini della Black Widow è molto interessato a lei e al suo innegabile magnetismo musicale. Abbiamo trattato della cosa ed io ho seguito gli editing del primo reissue, vale a dire "Raptus", che ha raggiunto subito grandi consensi di pubblico. Fra pochi giorni consegnerò a Black Widow il reissue completo di "Parapsycho" che godrà di un inedito, naturalmente realizzato in quegli anni (1981-1982). Quest'opera, pur rimanendo in area elettronica, è comunque definibile electronic-rock perchè ci sono dentro anche le mie chitarre hard, ma c'è dentro anche "Psychic Research" che venne eseguito live al TG2 con Mario Pastore. Oltre ciò la cosa davvero shock in Parapsycho è che il brano "Ludus" (esattamente a 20 secondi dall'inizio del brano stesso) è stato poi ripreso (nei due accordi base) 10 anni dopo dal produttore Moby che ha penosamente copiato gli accordi fondamentali creando il brano "Go" che ha superato milioni di copie... ma noi continuiamo a ridere di questi scemi. Recentemente anche una label di Roma ci ha chiesto "Nortoncomputerforpeace" e... staremo a vedere. Collateralmente una grossa etichetta tedesca ci sta richiedendo quasi ossessivamente "Personal Computer" sia per la ristampa LP-CD che per l'inserimento in una compilation top dove sarà presente anche John Carpenter. Relativamente a "Personal Computer" vorrei sottolineare che il brano "Parallel Interface" realizzato nel 1981 ha una ritmica inventata da Doris Norton e totalmente identica al brano "Firestarter" realizzato pochi anni fa dal gruppo inglese The Prodigy.... pietà eterna per chi copia.
Visto l'incredibile lavoro di ricerca sonora, quanto tempo porta via l'incisione e comunque il processo di produzione in generale di un tuo lavoro. In particolare, per Hystero Demonopathy c'è qualcosa di nuovo che avete sperimentato a livello di apparecchiature, strumenti, software, ecc…
-Siamo sempre stati amanti delle avanguardie e delle tecnologie. "Hystero Demonopathy" sicuramente gode di una notevole ricerca timbrica e della voglia di ottenere dinamiche sempre più spinte e pulite. Questo è avvenuto per quanto riguarda le tastiere e i sintetizzatori, mentre relativamente alla chitarra elettrica, sono tornato un pò alla prima maniera, vale a dire ai mondi di "Neque Semper Arcum Tendit Rex".... la mia vecchia e splendida Gibson SG e un Vox AC-30 spesse volte ad 8/10... senza tante scatole "magiche" o plug-ins... E' un suono granitico, graffiante, metallico, originale. Per tutto il resto, da anni luce, lavoriamo con Mac e Logic Studio... ma considerando questo sistema come un classico registratore multi-traccia. Non usiamo mai automatismi o quantizzazioni... preferiamo i micro-errori umani.
Senti, il periodo di declino morale prosegue imperterrito… Basti vedere il comportamento dei nostri politici nonostante si senta sempre più in giro che tanta gente non riesce ad arrivare a fine mese… Oppure quello che combinano le nostre banche… Quali sono le tue riflessioni in proposito ?
-Siamo 7 miliardi di persone diverse l'un l'altro e tutti abbiamo obiettivi, aspirazioni e istanze diverse. Su quella che tu chiami Terra, dominano sempre la violenza e la falsità... ma questo fa parte della natura umana. Se prendi 3 fratelli definibili normali, quello più grande, pur non essendo violento, eserciterà una forma di violenza, anche incoscia, su gli altri 2 fratelli. Cominciamo a risolvere i problemi gravi eleminando e cancellando per sempre matrimonio e famiglia... in famiglia avviene la maggior parte dei crimini. Cominciamo a risolvere i problemi inserendo già dalle scuole elementari le materie relative a Medicina e Diritto Civile e Penale... moltissimi ragazzi vanno in galera non conoscendo le leggi. Penso che l'uomo politico debba mettersi al servizio del popolo, ma penso anche questo possa avvenire i primi tempi, successivamente cadrà nelle sabbie mobili dei guadagni facili. Relativamente alle banche le definirei i vampiri amorfi ed incosciamente accettati ed amati del terzo millennio.
La tua musica è necessariamente frutto di una notevole spiritualità. In cosa crede in questo momento Antonius Rex, o meglio l'uomo Antonio Bartoccetti ?
-Penso che una persona che abbia avuto una vita estremamente intensa arrivi ad un punto in cui sia consapevole che è nato "solo" e sia altrettanto consapevole che morirà "solo". In questo percorso attraversa diverse fasi... quello della demenza che tocca a tutti (maschi e femmine) fino a 18 anni... e poi le fasi successive che arrivano fino a quella che io definisco la quinta età. A 16 anni la donna invecchia e a 18 lo fa l'uomo... quindi entrambi commettono errori colossali e alla terza età devono rendersi conto di questi errori. Se non lo fanno muoiono a livello psichiatrico. Se lo fanno possono arrivare alla quinta età e a 100 anni senza problemi. Io credo nel bianco e nel nero, nell'odio e nell'amore e quindi naturalmente in Dio e nel diavolo.
In questo lavoro, per la felicità dei metallari alla lettura, la tua chitarra è molto presente ed anche molto dura… Consegueza naturale del concept, delle composizioni o semplicemente della tua voglia di suonare ?
-Sono diverse le motivazioni... prima fra tutte che ritengo fatalmente che le chitarre di "Hystero" avrebbero dovuto assolutamente essere proprio quelle. Ciò non toglie che in questo ultimo anno abbia voluto ingoiare decine di band metal nelle loro sfaccettature black and death: continuo a preferire i Gorgoroth ma anche Dimmu Borgir e sporadicamente Cradle Of Filth. Ma al di là di questo ho letto molti redazionali passati secondo i quali alcuni giornalisti avrebbero notato piccoli luoghi comuni fra la mia chitarra e quella dei Black Sabbath.... la più grande puttanata che si possa dire. Adesso godetevi le improvvisazioni perchè probabilmente domani saranno diverse da queste. Ringrazio vivamente tutto il pubblico metal giovanissimo che ci ha scoperti solo ora con queste chitarre a loro congeniali.... ringrazio anche tutte le ragazze gotiche che da sempre non possono vivere senza la nostra musica e dai sogni che vengono generati dalle nostre tastiere.
In una precedente chiacchierata "telematica" ti ho chiesto di un'eventuale dvd. Ribadisco sarebbe interessante una pubblicazione di tal tipo che mostri, nei limiti del possibile, il che modo nasce l'ispirazione per i tuoi lavori, cosi come sfrutti tutto il tuo equipment e come lavori con le tue chitarre. Ci stai pensando ?
-Effettivamente hai ragione e non posso negare che sto pensando a diversi DVD... ma non in senso classico... ad esempio vorrei farne uno insieme ai miei pazienti, insieme ai miei discografici, insieme a quel mondo particolare di persone con cui realizzerò il prossimo album "C.M.".
Ci son prospettive sul fronte live? Magari anche una tantum… Anche questa sarebbe una buona occasione per registrare un dvd
-Massimo Gasperini della Black Widow la pensa esattamente come te... e ho sempre rispettato il pensiero dei grandi. Ma non è possibile mettere insieme uno spettacolo per fare poche date. Se Gasp mi trovasse un tour negli Stati Uniti allora penso che questo sarebbe possibile... anche perchè è una vita che vorrei stare qualche notte a New York per vedere se riesco a concretizzare il progetto di realizzare un live per ogni notte lavorando un ora al giorno.
A tal proposito anche un libro sarebbe un ottimo mezzo per trasmettere parte delle tue esperienze/conoscenze filosofico-musicali…
-Ci avevano contattati svariati editori e non lo dico per banalità però dico che non ci siamo accordati semplicemente perchè io ho chiesto un acconto royalties. Il problema è che non riesco a scrivere se non c'è un piccolissimo "sacco d'oro"... questo non è positivo ma attualmente è così. Comunque sono ottimista e molto probabilmente un paio di grandi libri si faranno. Il problema è che i libri Antonius Rex non devono essere tipicamente musicali: vorrei con i miei libri che qualcuno prendesse esempio di come sia necessario giungere a tante conoscenze per poter vivere meglio, uscire dalla noia del quotidiano e non far parte del 99% delle persone inutili e fallite.
Quali sono le prossime mosse di Antonio Bartoccetti?
-Allora: il quarto capitolo di Jacula dal titolo "Mystic Voices", poi subito dopo il quinto capitolo dal titolo "L.N.A.Venter", quindi il prossimo album Antonius Rex dove si parla di un rapporto con la regina nera dal titolo "C.M." e poi la produzione di un album particolarissimo codificato come A.G.K. che dovrà essere necessariamente un "advanced-progressive", necessariamente dieci anni avanti con chitarre e sintetizzatori unici e con ritmo assolutamente post industriale. Collateralmente a questo, penso di produrre "The Demon Promise" del produttore-ricercatore Alex Rest... saranno rumori e ambietazioni terror-shock. Seguirò anche pesantemente il nuovo album di Rexanthony che dovrà forzatamente essere oltre l'eccellente, in area after-rock.
Ti ringraziamo ancora una volta. Ti invitiamo a chiudere quest'incontro con le tue parole…
-OK: "In Cauda Semper Stat Venenum"... applicalo alla vita e vedrai che drammaticamente ogni tanto la frase riemerge dal lago per metterti di fronte alla demenza della gran parte degli umani i quali oggi sembrano essere in quel modo ma alla fine saranno diversi.
METAL WAVE
2013
ANTONIUS REX - “Hystero Demonopathy”
review by June
Da tempi immemori sulle scene, ad animare quello che è forse uno dei generi più caratteristici d'Italia, vale a dire l'horror music, una sorta di gothic tipicamente legato al nostro paese anche se in maniera discontinua, Antonius Rex torna con un nuovo album. Titolare di un paio di progetti che hanno fatto storia si è sempre mosso sulla falsariga di un rock inframmezzato da soluzioni di musica ritualistica, rumorismi macabri, declamazioni e recitazione; in un primo tempo c'era qualcosa di vicino alla progressive tipica del bel paese, successivamente le composizioni si sono evolute verso un gotico più drammatico e meno orrorifico, e il rock si è più squadrato, prendendo soluzioni vicine all'heavy metal.
In questo album, in cui si si vorrebbe dare una colonna sonora all'argomento possessioni demoniche, si uniscono un po' tutte le caratteristiche qui sopra descritte; si disegnano una manciata di paesaggi sonori molto corposi, anche se inglobati all'interno di un atmosfera abbastanza precisa. Ci si muove nei territori trasognati di brani come "Witches", che ci immerge in un'atmosfera esoterica, guidata da un organo lugubre, da uno scheletrico arpeggio, da sample inquietanti e dall'incedere marziale della fredda batteria elettronica;
fino alle enfatiche e settantiane aperture solistiche di brani come "Demonic Hysteria" e "Are Mine", i momenti meno efficaci, forse perché i più canonici, anche se ben eseguiti; e quelli più vicini al rock, con batterie sempre digitali, ma più complesse.
L'arma vincente, da sempre, sono quelle parti più evocative, legate all'occultismo trattato nei (pur rari) testi, simili a colonne sonore, ma meno secondarie; in grado di richiamare gloriosi gruppi come i Goblin più angoscianti. Non di meno l'inserimento di parti più ruvide aiuta a mantenere viva l'attenzione dell'ascolto, perciò in fin dei conti ci troviamo di fronte ad una formula equilibrata. Per intenditori e menti aperte.
ATHOS
Mat 2020
2013
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